BIOSTIMOLANTI - PER UN’AGRICOLTURA SOSTENIBILE
cosa sono, come agiscono e modalità di utilizzo

i repentini cambiamenti climatici degli ultimi decenni, causa di importanti stress abiotici per le coltivazioni, e la necessità di preservare l’ambiente dall’inquinamento e di aumentare l’efficacia produttiva dei sistemi agricoli e la qualità delle produzioni, hanno determinato un crescete interesse nei confronti dei “Biostimolanti delle piante” che sono stati definiti, nel nuovo Regolamento europeo sui fertilizzanti, come qualunque “prodotto che stimola i processi nutrizionali delle piante indipendentemente dal suo tenore di nutrienti, con l’unica finalità di migliorare una o più delle seguenti caratteristiche della pianta o della rizosfera della pianta: efficienza dell’uso dei nutrienti; tolleranza allo stress abiotico; i biostimolanti più utilizzati in agricoltura sono estratti di alghe e quelli di origine vegetale, gli idrolizzati proteici, gli acidi umici-fulvici e i prodotti micorbici come funghi micorrizici.
questo testo - supportato da un’aggiornatisisma bibliografia - tratta in maniera scientificamente esaustiva i principali biostimolanti oggi disponibili in agricoltura, riservando a ciascuna categoria un approfondito capitolo; ampio spazio viene dato alle modalità di applicazione, distinguendone gli effetti sulle diverse colture (cerealicole, oleaginose, proteaginose, orticole, alberi da frutto e vite). I capitoli finali affrontano il carbon footprint e la redditività delle colture trattate, offrendo prospettive lusinghiere in termini di miglioramento sia della redditività sia dell’ecososteniblità delle coltivazioni.
nel suo complesso il libro rappresenta un importante riferimento tecnico-scientifico in un settore, quello dei biostimolanti, nuovo e molto promettente per il futuro di un’agricoltura sempre più sostenibile.