PRODOTTI FORESTALI NON LEGNOSI

06.04.2019

L’importanza dei boschi è ormai globalmente riconosciuta, non solo in riferimento alla fondamentale funzione ecologica ed ambientale che svolgono, ma anche come fonte di materie prime alla base dello sviluppo socio-economico delle popolazioni che vivono ai margini dei centri urbanizzati.

Molti sono i prodotti che vengono estratti dalle foreste; dal legno si ottiene legname, combustibile, cibo (bacche, funghi, piante commestibili, carne di animali selvatici), foraggio e altre NWFP (Non-Wood Forest Products), definiti secondo il “Global Forest Resources Assessment 2010” redatto dalla FAO. a livello quantitativo il legno tondo industriale e i combustibili legnosi sono i prodotti più importanti, mentre dal punto di vista qualitativo (ambientale e non) tra le NWFP, il cibo e il foraggio sono i più significativi.

LE ORIGINI DEGLI NWFP

dal punto di vista storico niente in nuovo in quanto l’Uomo, ancor prima dell’agricoltura, ha sfruttato il bosco ed i suoi prodotti per sfamare e proteggere i membri delle varie comunità (la cosiddetta ERA DELL’UOMO CACCIATORE-RACCOGLITORE). Alle primitive popolazioni autoctone di cacciatori nomadi, che vivevano di quel che la natura produce spontaneamente, si sostituirono gradualmente nuclei umani di civiltà più evoluta con i primi sistemi di agricoltura ed allevamento. Durante questa fase di “addomesticamento”  detta Rivoluzione del Neolitico, varie specie di piante ed animali molti furono presi dall’ambiente forestale e che perdurano fino ai giorni nostri; pertanto il confine tra NWFPs veri e propri (considerati cioè come prodotti del settore forestale) e le coltivazioni agricole è quindi spesso sfumato. Un prodotto non legnoso dovrebbe essere raccolto in bosco o in colture (impianti) ancora ritenute pertinenti alla foresta. Per esempio, la castagna, pur essendo ottenuta in colture specializzate (castagneti da frutto) in cui vengono adottate tecniche proprie della frutticoltura (innesti, concimazioni, potature), viene annoverata tra i prodotti forestali non legnosi.

I NWFPs possono essere così classificati:

  1. Prodotti e materiale grezzo di origine vegetale:
  • alimenti per il consumo umano,
  • foraggio per il bestiame,
  • sostanze a uso medicinale e prodotti aromatici,
  • materiale per produzione di coloranti e tinture,
  • materiale per produzione di utensili, per oggetti di artigianato, da costruzione,
  • piante ornamentali,
  • essudati,
  • altri prodotti vegetali.
  1. b) Prodotti e materiale grezzo di origine animale:
  • animali vivi,
  • pellicce, pelli e trofei,
  • miele selvatico e cera d'api,
  • carne di selvaggina,
  • materiale ad uso medicinale,
  • materiale per produzione di coloranti,
  • altri prodotti commestibili ,
  • altri prodotti non commestibili.

Un'altra classificazione dei NWFPs distingue tra prodotti ad uso alimentare e prodotti ad uso non alimentare. Quelli ad uso alimentare possono poi comprendere i prodotti per uso animale e i prodotti per uso umano (distinti in alimentari in senso stretto e farmaceutici/erboristici). I prodotti alimentari per uso animale possono includere sia specie erbacee e arbustive spontanee della foresta, sia parti di alberi (es. fiori, foglie, frutti) che possono costituire alimento per gli animali. L'eterogeneo gruppo dei prodotti non alimentari comprende, tra gli altri, prodotti erboristici (es. cosmetici), concianti, isolanti.

GLI NWFP IN ITALIA

In Italia tra i prodotti forestali non legnosi più utilizzati vi sono i frutti e i semi di molte specie arboree forestali, che trovano largo impiego nella alimentazione umana (ad uso culinario e/o erboristico-farmaceutico) e in quella animale. 

Molto diffusi sono i derivati (decotti, sciroppi, tinture, unguenti, gemmoderivati) ottenuti da gemme e fiori di specie forestali e utilizzati con varie finalità in erboristeria e nelle farmacopea tradizionale. I fiori (ad esempio di Robinia pseudoacacia, specie di origine nord-americana nota comunemente come gaggia o acacia) costituiscono un'importante componente dell'alimentazione delle api, da cui si ottiene il miele.

Alcuni NWFPs mantengono nel nostro Paese una rilevanza economica notevole, come i corpi fruttiferi di funghi epigei (funghi) ed ipogei (tartufi). Il tartufo bianco pregiato, che si trova soltanto in alcune aree geografiche italiane rappresenta un'eccellenza gastronomica, la cui unicità è rappresentata dall'impossibilità di coltivazione o di riproduzione per sintesi a motivo della particolare simbiosi (micorriza) con le radici degli alberi.

altro aspetto importante sono gli insetti, i quali stano prendendo sempre più piede nelle nostre abitudini alimentari o anche come mangimi per l’allevamento di animali.

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